Traduci

domenica 20 novembre 2016

I terroristi prendono di mira le scuole elementari di Aleppo


20 novembre: giornata internazionale dei diritti dei bambini
Questa domenica mattina, come ogni giorno, pioggia di colpi di mortaio lanciati dai terroristi di Aleppo-Est sui nostri quartieri. Ma oggi hanno raggiunto una scuola elementare nel quartiere Al Furqan: 10 bambini morti e moltissimi feriti.
I media occidentali segnaleranno questo crimine di guerra?
I governi si indigneranno e protesteranno?
Ma come?! Pensavamo che tutte le scuole fossero nella zona Est di Aleppo, e che la guerra fosse una aggressione unilaterale sui civili?
Tante distorsioni. Vogliono farvi credere che Aleppo Est è fatto solo di ospedali, panifici e scuole . L'esercito è accusato di aver usato barrel bombs che colpiscono a caso, ma ha anche la magica capacità di mirare con precisione gli ospedali segreti. E in qualche modo i ribelli sono riusciti a sfuggire a ogni singola bomba, ma i caschi bianchi sono impegnati a salvare bambini dagli edifici ...
E circa la scuola elementare a Aleppo Ovest, dove 10 bambini sono stati uccisi oggi? DEVE essere il governo .. Non possono essere i caschi bianchi-combattenti per la libertà-ribelli moderati ..! Indovinate di nuovo ...
 dottor Nabil Antaki da Aleppo 

Talvolta, vivere in mezzo alle sofferenze inenarrabili che provoca la guerra, straziati dal lancinante incessante sibilo rabbioso di spari ed esplosioni che accompagnano la morte e la distruzione, diventa troppo faticoso anche per persone risolute e con forti spinte ideali quali Pierre Le Corf. Ma anche quando sembra naufragare nella stanchezza e nello sconforto, egli continua a raccontare, con rara efficacia, la tragedia della gente di Aleppo.

Dalla pagina di Pierre le Corf
‘’Per voi, oggi domenica 20 novembre 2016, una piccola finestra su Aleppo. Non riesco a trovare le parole giuste, in questa situazione. Tante emozioni. Tanti ricordi. Sinceramente... mentre qui, nella zona ovest di Aleppo, continuano a cadere proiettili di mortaio e granate. Essi si mischiano al rumore dei combattimenti nella zona est e sul cielo. I terroristi stanno sparando su di noi in questo momento (proprio di adesso la notizia di razzi che hanno ucciso almeno dieci bambini in una scuola) e cercano di distruggere gli aerei che stanno bombardando le loro postazioni per proteggere – almeno limitando gli attacchi - un milione e duecentomila civili qui ad ovest. Quando gli aerei si allontanano, anche per poco tempo, i razzi e i mortai riprendono a pioverci addosso.
Non mettetemi in difficoltà, non sono qui per fare politica o intavolare dibattiti. Parlo soltanto di ciò che vedo da ormai molti mesi e di ciò che mi raccontano coloro che sono fuggiti, anche recentemente, dalle zone occupate dai gruppi islamici (e non dai ribelli, come li chiamano in Occidente).
Intere famiglie che, durante la fuga, hanno avuto la fortuna di sopravvivere tra cecchini e mine anti-uomo, dato che nessuno ha 300$, il denaro da pagare [preteso dai terroristi, N.d.T.] per essere autorizzati a lasciare Aleppo est, devono allontanarsi in condizioni molto precarie. Come, ad esempio, Mahmud.

Solo vessilli neri intorno alla città. Nessuna libertà di opinione o di partiti. Non è questione di buoni o di cattivi. Questa guerra è mortale qui e dall’altro lato, ma dovete comprendere che la gente muore per gli spari dall’est verso l’ovest e viceversa soltanto a causa dei gruppi islamici armati e prepotenti in mezzo a civili usati direttamente o indirettamente come ostaggi. Sono là e uccidono. Le persone intorno ad essi muoiono. È molto semplice eppure tanto difficile da far comprendere.
Il mio fine è l’essere umano. Prego per tutti gli uomini, le donne, i bambini inermi, ma voglio sottolineare che questa guerra è una tragica messinscena e che ad alimentare veramente la morte sono le ideologie e gli interessi esterni, che distruggono la vita quotidiana, la storia della Siria e la speranza di tutti coloro che la abitano. Scusate se parlo troppo e magari non in maniera sufficientemente chiara … ma dovete capire ciò che accade in realtà e non ciò che raccontano i media, talvolta malevoli talvolta apatici. Dovete capire che voi ne siete i ripetitori …
Sono stanco di assistere alla morte gratuita di tanta gente per gli interessi di alcuni individui. Sono stanco di essere soltanto oggetto di intrattenimento banale (incompreso o deformato) per animare discussioni conviviali tra due bicchieri di vino e apparire intelligente.
"We are superheroes" se volete offrire un contributo per gli interventi di primo soccorso e per materiale medico: https://www.facebook.com/heroesworldtour/videos/1211332675598163/

Traduzione di Maria Antonietta Carta