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lunedì 25 novembre 2013

Putin e il Papa più vicini, per la difesa dei cristiani (che l'Occidente ignora). Visita in Italia della deputata Maria Saadeh.

Oggi l’incontro in Vaticano: il presidente russo si propone come difensore dei cristiani  in Medio Oriente

Conferenza di pace Ginevra2‬ sarà 22 Gennaio 2014




Questo pomeriggio il presidente russo Vladimir Putin incontra Francesco. Non è la sua prima visita in Vaticano - Putin venne ricevuto da Giovanni Paolo II nel 2000 e nel 2003, e da Benedetto XVI nel 2007 - ma oggi lo scenario al di là del Tevere, con il Papa venuto «dalla fine del mondo», è cambiato.  

Per il Cremlino l’udienza riveste «un significato particolare», dopo l’oggettiva convergenza verificatasi nei mesi scorsi tra Santa Sede e Russia nell’affronto della crisi siriana, entrambe contrarie a un intervento armato occidentale e favorevoli a un’iniziativa diplomatica per arrivare alla distruzione delle armi chimiche possedute da Assad. 
Francesco, che aveva scritto a Putin lo scorso settembre, alla vigilia del G20 di San Pietroburgo, riconosce il ruolo di Mosca sulla scena mondiale e il suo contributo per la soluzione dei conflitti. Da parte sua, il leader russo è interessato a presentarsi come un protettore dei cristiani in Medio Oriente. Nell’agenda dei colloqui ci saranno soprattutto la situazione internazionale, la Siria, l’Iraq e la Terra Santa: Putin vuole ringraziare Francesco per l’impegno della Santa Sede in favore della pace e non mancherà un giro  d’orizzonte sulla situazione delle comunità cristiane minacciate dal fondamentalismo. 

 http://www.lastampa.it/2013/11/25/esteri/putin-e-il-papa-pi-vicini-grazie-alla-siria-Hcxlou4c3AN3KnzzFr6jnO/pagina.html

Arriva in visita ufficiale in Italia e in Vaticano l'Onorevole Maria Saadeh Deputata eletta al Parlamento siriano. 



 Architetto e designer, laureata ad Aleppo e Beirut, pluripremiata ha collaborato con prestigiose case di design a Parigi, insegna alla Facoltà di Architettura all'Università di Damasco. 
Impegnata con gruppo di giovani siriani per la promozione della cultura e del  dialogo interreligioso. Oggi è testimone diretta è impegnata a raccontare in giro per il mondo ciò che accade in Siria. 
 L'Onorevole sarà a Roma da oggi fino al 2 dicembre e sarà disponibile per rilasciare interviste concordate su appuntamento.
 Per contatti: 
Naman Tarcha نعمان طرشه Giornalista e Conduttore tv
 Email: namantarcha@hotmail.com  Twitter: @NamanTarcha





Invaso dagli islamisti il villaggio Deir Atieh: cristiani identificati e trattenuti

Agenzia Fides 25/11/2013

Facendosi strada con due attentati suicidi, militanti di fazioni islamiste hanno invaso nella cittadina di Deir Atieh, a Nord di Damasco seminando terrore, morte e distruzione. Come informano fonti di Fides nella Chiesa greco ortodossa, l’attacco è avvenuto il 22 novembre. I militanti sono entrati il nell’ospedale municipale e hanno preso in ostaggio i malati. Il museo di Deir Atieh che accoglieva migliaia di opere e preziosi reperti archeologici è stato devastato. Moschee e chiese sono state colpite e danneggiate. Numerose case sono state saccheggiate e i civili catturati e usati come scudi umani.

La situazione risulta particolarmente preoccupante per i cristiani. La popolazione, circa 25mila persone, ha iniziato a fuggire. I miliziani esaminano i documenti di identità di chi intende lasciare la città e trattengono quanti hanno nomi cristiani. Per poter uscire dal villaggio, un prete greco-ortodosso ha dovuto dire di essere sposato e presentarsi con una donna: è stato lasciato andare solo perché il suo nome era arabo e non aveva nessuna ascendenza o riferimento cristiano.
Padre F.H., che in una nota inviata a Fides chiede l’anonimato per motivi di sicurezza, prega la comunità internazionale e la Santa Sede di mobilitarsi per organizzare per il rilascio degli ostaggi e salvare il villaggio di Deir Atieh. Non è chiaro, nota la fonte di Fides, cosa abbia spinto le bande armate a penetrare nel villaggio. 
A Deir Atieh si erano rifugiati anche centinaia di abitanti di Qara, altro villaggio siriano sulle montagne del Qalamoun, a 90 km da Damasco. Nelle scorse settimane Qara era stata attaccata da combattenti islamici provenienti dalla città di Arzal. Tra i rifugiati di Qara, spostatisi a Deir Atieh, vi sono anche il sacerdote greco-cattolico padre George Luis e tutti i suoi parrocchiani. 


  PIU' DI 60 CHIESE E MONASTERI DISTRUTTI

   LEGGI SU : http://french.ruvr.ru/news/2013_11_22/Syrie-plus-de-60-eglises-et-monasteres-detruits-5079/


Comment échapper à l’agression, l’enlèvement et l'assassinat des mains des djihadistes et des rebelles de l’Armée Syrienne « Libre », telle est l’inquiétude de l'ancienne communauté chrétienne de Syrie craint qu’un pogrom religieux ne soit prêt d'éclater.

   leggi su:  http://www.leveilleurdeninive.com/2013/11/les-chretiens-de-syrie-fuient-les.html


Mismiyye, un village entièrement chrétien encerclé par les takfiristes qui préparent leur entrée.

   leggi suhttp://www.leveilleurdeninive.com/2013/11/mismieh-un-village-entierement.html